Pollenzo, tra storia millenaria e gastronomia

A soli 5 km da Bra, la riserva di Pollenzo sorprende i visitatori lungo il viaggio verso le Langhe. Questo borgo unico merita una visita per la sua storia millenaria, che vi permette di fare un salto nel passato.

Fondato in epoca romana sotto il nome di Pollentia, il paese conserva ancora le vestigia del suo anfiteatro romano, attorno al quale sono state costruite le case del cuore del paese. Secoli dopo, nel 1762, Pollenzo divenne proprietà di Casa Savoia, ed in questo periodo il paese fu interessato da una reinterpretazione neogotica.

Nel 1832 il tessuto urbano del paese fu radicalmente modernizzato con la partecipazione di importanti artisti dell’epoca come Pelagio Pelagi, Ernesto Mellano e Xavier Kurten, ai lavori del parco. È in questo periodo che, sotto l’egida della Casa Reale, furono costruite alcune delle principali attrazioni: la Chiesa di San Vittore, il Castello, la Torre, il Parco e l’Agenzia. L’Agenzia, oggi rivitalizzata grazie a Slow Food*, anima questo paese insieme a studenti di tutto il mondo che vengono a studiare all’Università di Scienze Gastronomiche.

Proprio sotto l’università si trova la Banca del Vino, un’istituzione unica nel suo genere che permette di scoprire i vini più rinomati delle Langhe Roero e di tutta Italia. Non a caso, secoli fa, Staglieno, l’enologo del Re, gettò le basi della vinificazione dei vini rossi piemontesi proprio nelle cantine dell’antica Agenzia.

Dal 1997, infine, il paese di Pollenzo è stato inserito dall’UNESCO nella lista del Patrimonio dell’Umanità, all’interno dell’itinerario delle Residenze Reali. Una tappa imperidbile per ogni itinerario.

*Slow food: movimento internazionale che ha come principale obiettivo di sensibilizzare i cittadini all’enogastronomia e all’altroconsumo.

Rielaborazione di testi di Pietro Giovannini
Crediti foto : ©Ente Turismo Langhe Monferrato Roero / ©Claudiascarzello

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