MuMaT – Il Civico Museo del Mare di Tropea a Palazzo Santa Chiara

La quasi totalità dei ritrovamenti che costituiscono la collezione museale è stata recuperata e preservata dai soci del Gruppo Paleontologico Tropeano (GPT) nel corso di oltre trent’anni di ricerca nel circondario di Tropea, principalmente nelle cave di sabbia di Cessaniti. Non a caso l’associazione ha assunto la gestione del museo, il cui responsabile scientifico é proprio il suo presidente, il paleontologo Giuseppe Carone.
Il percorso espositivo
Recentemente rinnovata nell’allestimento, la struttura museale si sviluppa in tre sale contigue dove sono stati posizionati in totale 184 reperti tra vertebrati marini e continentali e invertebrati marini, con scopo prevalentemente comparativo tra fossili e organismi viventi per evidenziare l’evoluzione delle varie specie.
La prima saletta, nella quale trova posto la biglietteria, ospita una piccola collezione di denti di selaci e di squali attuali; la seconda è dedicata alla biologia marina e agli invertebrati. Infine la sezione destinata interamente alla paleontologia, con conchiglie e vertebrati, nella quale spicca lo scheletro di Heterocetus guiscardii, un esemplare di balena risalente a 7 milioni di anni, tra i più completi e i meglio conservati.
Sin dalla sua nascita il MuMaT aderisce alle iniziative promosse dal MiBACT (Domenica al Museo) e alla rete di musei del mare del Museo Navigante. Inoltre, beneficiando della presenza di una sala polifunzionale, dove vengono organizzati eventi durante tutto l’anno, il Museo si propone di arricchire l’offerta culturale promuovendo attività convegnistiche e mostre d’arte temporanee.