Italia e Francia uniti nelle nuove sfide

Italia e Francia non affronteranno separatamente la crisi che si sta verificando in Ucraina, ma al contrario la cooperazione tra Roma e Parigi sarà uno strumento fondamentale per risolvere il conflitto.

Pertanto, il dialogo tra Roma e Parigi diverrà ancora più solido e forte, diventando centrale anche nelle politiche future dell’UE. Questo è quello che si augura l’ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset, che in una recente intervista rilasciata al Sole 24 Ore ha affrontato una serie di tematiche, tra cui la già menzionata crisi in Ucraina, lo sviluppo e l’importanza dei rapporti tra Italia e Francia, fondamentale per il futuro dell’Unione Europea.

Per quanto la crisi Ucraina, una situazione complessa e in continua evoluzione, l’Ambasciatore si era espresso confermando il pieno sostegno a Kiev, affermando come il dialogo e la diplomazia siano vitali e necessari in questa contesto. Sempre in merito a questo argomento, Masset ha affrontato il tema della Difesa Europa, storicamente uno degli argomenti più dibattuti all’interno della Comunità. Con lo sguardo sempre proiettato verso il futuro, l’Ambasciatore ha affermato che “La maggioranza dei paesi europei sono parte della Nato. A noi appare ovvio che una Difesa europea debba essere complementare alla Nato. Un’Europa forte rende in realtà la stessa Nato più forte”.

Un altro argomento di forte attualità è stato toccato nell’intervista, vale a dire il tema della sovranità energetica all’interno dell’Unione Europea. Secondo Masset si tratta di un obiettivo fondamentale per l’Unione Europea e, pertanto, ha rivendicato come sia di vitale importanza diversificare le fonti di approvvigionamento. Una strategia che la Francia ha adottato investendo fortemente sul nucleare, sia per essere meno dipendente dall’estero sia per accelerare la transizione ecologica.

Va ricordato come la Francia dal 1° gennaio fino al 30 giugno 2022 eserciterà la Presidenza del Consiglio dell’Europea, attraverso la quale gestirà e assicurerà la continuità del processo decisionale dell’UE. Un ruolo di grande importanza che permetterà alla Francia di diventare centrale per la pianificazione delle future politiche europee. In questo contesto il ruolo dell’Italia sarà fondamentale, poiché i due Stati messi insieme rappresentano quasi un terzo dei cittadini dell’UE e del suo PIL. Inoltre, bisogna ricordare come l’Italia sia il terzo investitore in Francia e il primo per investimenti in Europa. Il cardine della cooperazione tra Italia e Francia è il Trattato del Quirinale, firmato lo scorso 26 novembre, attraverso il quale i due Paesi si impegnano a collaborare in particolare su Sicurezza Europea, politiche migratorie e una nuova politica di bilancio europea. Pertanto, la cooperazione tra Roma e Parigi cresce e diventerà sempre più forte, creando politiche sempre più attente alla sicurezza, ma anche alle nuove tecnologie e alla transizione ecologica.

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