VITERBO: Il Parco dei Mostri di Bomarzo, un viaggio fiabesco

Nascosto tra le colline della provincia di Viterbo, il Parco dei Mostri di Bomarzo, noto anche come Sacro Bosco, è una delle attrazioni più affascinanti del Lazio. Questo parco, creato nel XVI secolo, offre ai visitatori un’esperienza unica tra sculture bizzarre e architetture fantastiche che sembrano uscite da un sogno. 

Storia e Origini 

Il Parco dei Mostri fu commissionato da Pier Francesco Orsini, detto Vicino, un nobile della famiglia Orsini, come omaggio alla moglie Giulia Farnese. L’architetto Pirro Ligorio, noto per aver completato la Basilica di San Pietro dopo la morte di Michelangelo, fu incaricato di realizzare questo giardino delle meraviglie. Iniziato nel 1552, il parco non ha mai subito interventi significativi di ristrutturazione, mantenendo intatto il suo carattere originale. 

Un Itinerario di Meraviglie 

Appena varcato l’ingresso, i visitatori sono accolti da una serie di sculture monumentali scolpite nella pietra locale. Ogni angolo del parco rivela figure sorprendenti: draghi, orchi, animali mitologici e creature mostruose che sembrano emergere dal terreno e dalle rocce. 

Uno dei punti più iconici del parco è l’Orco, una gigantesca testa dalla bocca spalancata, nella quale è possibile entrare. L’iscrizione sopra la bocca recita “Ogni pensiero vola”, suggerendo un invito alla liberazione della mente dalle preoccupazioni quotidiane.  

Attrazioni Principali 

  • La Casa Pendente: Una piccola costruzione inclinata che sfida le leggi della fisica e delinea un’esperienza disorientante per chi vi entra. 
  • Il Ninfeo: Un luogo di riposo e riflessione adornato da statue di ninfe e creature mitologiche. 
  • Il Tempio: Costruito in memoria di Giulia Farnese, è una struttura elegante e serena che contrasta con le forme mostruose circostanti. 

Visitare il Parco 

Il Parco dei Mostri è aperto tutto l’anno e offre ai visitatori un’occasione per esplorare un mondo fuori dal comune, dove arte e natura si fondono in un connubio affascinante. Passeggiando tra i sentieri ombreggiati, si ha l’impressione di essere catapultati in una fiaba, dove ogni scultura racconta una storia misteriosa e ogni angolo nasconde una sorpresa. 

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