Presse, robot e laser: l’Italia batte Berlino anche nell’export

È un settore strategico nel quale l’Italia si può vantare una produzione di oltre 3 miliardi di euro, in crescita di quasi l’11% rispetto all’anno precedente. Se riguardo la produzione la seconda posizione mondiale era già assicurata, la novità positiva riguarda le vendite internazionali dei nostri produttori, che riescono a sopravanzare quelle della Germania.
I principali mercati di sbocco del Made in Italy di comparto sono Stati Uniti, Germania e Polonia, con Washington a trainare i nostri risultati, grazie ad acquisti di macchinari che sono aumentati del 52%. In generale, nel 2022, le vendite all’estero di macchine utensili a deformazione e tecnologie non convenzionali sono cresciute del 9,3%.
“Nel complesso scenario internazionale che viviamo -commenta la vicepresidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria, Barbara Giacomello- l’export è il nostro punto di forza e la componente più dinamica dell’economia. A fare da volano alle esportazioni italiane non solo i beni di consumo ma sempre di più anche i capital goods, ovvero dei beni altamente tecnologici espressione del nostro manifatturiero più avanzato che rappresentano un’eccellenza italiana e la manifestazione più riconoscibile del Made in Italy. Tra questi, spicca il comparto delle macchine utensili.”