Monaco celebra la Repubblica Italiana: una serata di unità e orgoglio allo Yacht Club

Il 3 giugno 2024, la Principauté de Monaco ha ospitato un evento straordinario per celebrare la Festa della Repubblica Italiana, organizzato dall’Ambasciatore d’Italia a Monaco, Giulio Alaimo. La prestigiosa location dello Yacht Club di Monaco ha fatto da cornice a questa serata memorabile, a cui ha partecipato anche Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto II di Monaco, conferendo un ulteriore prestigio all’evento.

L’Ambasciatore Alaimo, nel suo discorso di apertura, ha sottolineato l’importanza dei rapporti bilaterali tra l’Italia e il Principato, enfatizzando i profondi legami culturali, economici e sociali che uniscono i due Paesi. Ha espresso la sua gratitudine alla comunità italiana residente a Monaco, il cui contributo è essenziale per il tessuto sociale ed economico della città.

L’evento ha visto la partecipazione della Camera di Commercio Italiana di Nizza, rappresentata dalla sua Presidente Patrizia Dalmasso e dal Direttore Generale Agostino Pesce.

Tra gli invitati, erano presenti anche numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui l’Assessore all’Agricoltura Alessandro Galella, il Sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro e il Sindaco di Dolceacqua Fulvio Gazzola. La loro presenza ha testimoniato la forte collaborazione e l’amicizia tra le diverse regioni italiane e il Principato di Monaco.

La serata si è conclusa con una raffinata reception, dove gli ospiti hanno potuto degustare specialità eno-gastronomiche della Basilicata. Questo evento ha rappresentato non solo una celebrazione della Repubblica Italiana, ma anche un momento di incontro e di condivisione, rafforzando i legami di amicizia e collaborazione tra l’Italia e Monaco.

Le celebrazioni del 3 giugno al Yacht Club di Monaco si confermano così come un appuntamento di grande importanza, capace di unire le comunità e celebrare con orgoglio e unità la bellezza e la ricchezza della cultura italiana.

 

(Dans la photo : Fulvio Gazzola, Giulio Alaimo, Patrizia Dalmasso, Agostino Pesce)

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