La sfida per l’AI e la cooperazione europea tra Italia, Francia e Germania
L’AI è oggi una sfida verso il futuro. Esso rappresenta l’ultimo sviluppo della tecnologia, nonché un settore fondamentale per le economie nazionali e per il commercio mondiale.

L’enorme crescita è dovuta ad una serie di fattori, dalla facilità di utilizzo, come il caso di ChatGPT, alla riduzione di tempo e costi. Proprio per l’importanza di questo contesto, lo scorso 30 ottobre, si sono riuniti i ministri di Italia, Francia e Germania per fare fronte comune sulla sfida dell’Intelligenza Artificiale.
Secondo uno studio condotto dalla società Mckinsey (“The Economic Potential of the Generative AI”), il potenziale economico legato alla tecnologia dell’AI si aggira su valori simili ai 4 mila miliardi di dollari. La complessità del settore, la forte concorrenza a livello globale, ma anche la possibilità di usi negativi della tecnologia, hanno spinto dapprima l’Unione Europea, e successivamente Italia, Francia e Germania, ad intervenire con una visione e regolamentazione comune. Con buone probabilità, entro la fine del 2023, l’Unione Europea sarà la prima organizzazione al mondo a completare una iniziale regolamentazione del settore.
E con la Conferenza svoltasi il 30 ottobre a Roma, Francia, Italia e Germania intendono fondare una visione comune sul tema. In primo luogo, l’incontro ha ribadito l’importanza per questi tre paesi della crescita in questo settore, confermando la volontà di creare una cooperazione non solo a livello di regolamentazione, ma anche a livello industriale e di ricerca. Successivamente, le parti coinvolte sono intervenute per richiedere una regolamentazione che non limiti l’innovazione, e allo stesso tempo garantisca una sicurezza verso le vulnerabilità e i rischi del sistema.
Il mondo fa passi da gigante nello sviluppo tecnologico e Italia, Francia e Germania hanno deciso di non volere rimanere indietro.