Italia e Francia sempre più vicine grazie al Trattato per una cooperazione bilaterale rafforzata

La bozza è già pronta, approvata da parte francese, al vaglio dell’Italia per le ultime correzioni. La firma del “Trattato fra la Repubblica francese e la Repubblica italiana per una cooperazione bilaterale rafforzata” è sempre più vicina. 

Si tratta di un momento storico per i rapporti tra i due paesi, pronti a costruire una «relazione speciale» proiettata sul futuro, ma basata sulle già stabili fondamenta del trattato franco-tedesco dell’Eliseo firmato da De Gaulle e Adenauer quasi sessant’anni fa, poi aggiornato nel 2019 ad Aquisgrana. 

Dalla sicurezza alla cultura, dai trasporti all’ecologia, Francia e Italia si impegnano a collaborare nel quadro di una cornice solenne, dal momento che, come affermato dal Presidente della Repubblica Mattarella all’Eliseo, i rapporti tra i paesi traggono “fondamento e forza da una relazione intensa a tutti i livelli, da quelli istituzionali alla fittissima trama che unisce e lega indissolubilmente” le nostre società civili.

Il documento riafferma in primo luogo «l’impegno costante e senza equivoci in favore dell’unità europea» così come l’obiettivo comune di «un’Europa sovrana per rispondere alle sfide mondiali», ma anche «l’appartenenza alla Nato». A tal proposito, in materia di cooperazione sulla sicurezza, i due stati prevedono la creazione di un Consiglio italo-francese di Difesa con i rispettivi ministri, i quali che si riuniranno periodicamente per far convergere le visioni strategiche e «intensificare il dialogo congiunto al livello tecnico e operativo». Le sfide da combattere congiuntamente sono molte: dalla lotta al terrorismo, alla sicurezza marittima, dalle sfide energetiche alle minacce ibride fino alla disinformazione, solo per citare le più importanti. In cantiere anche la definizione di incontri regolari tra i titolari degli altri dicasteri, con formati ad hoc, lo scambio regolare di diplomatici e ufficiali di sicurezza, così come una nuova unità operativa composta da gendarmi e carabinieri.  

Per quanto riguarda l’Europa, i due governi si pongono obiettivi ambiziosi e ad ampio respiro: «completare il più rapidamente possibile il Patto sull’immigrazione e l’asilo», «promuovere una rifondazione dello spazio Schengen», estendere l’uso della maggioranza qualificata nel Consiglio Ue, abolendo l’unanimità, e, sulla revisione del Patto di Stabilità, appoggiare «il raggiungimento di un adeguato mix di politiche per l’eurozona, e sostenere la creazione di nuove risorse proprie».

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