CALABRIA : Parco del Pollino

La Calabria è una terra ricca di contrasti: mare e montagna disegnano i contorni di paesaggi di incontaminata bellezza, dove si mescolano testimonianze di diverse civiltà ed espressioni variegate di artigianato, folklore e tradizioni. Regione di passaggio, ha conosciuto assalti e dominazioni, ma è stata anche terra di accoglienza per le migrazioni: la sua impronta più importante è quella lasciata dalla comunità albanese degli Arbëreshë, insediata in Italia tra il XV e il XVIII secolo.
Quando si esplora la Calabria, non si può non visitare un luogo unico come il Parco Nazionale del Pollino che, con una superficie di 196.000 ettari, è considerato il più grande parco nazionale d’Italia. Questo spazio verde si trova sulla cresta meridionale dell’Appennino e gode di un’incredibile varietà di fauna e vegetazione. Fiumi e torrenti attraversano le valli, scavando nel territorio suggestive gole con corsi d’acqua di straordinario fascino e valore naturalistico. Centinaia di escursionisti e appassionati di sport estremi, come il canyoning e il rafting, si ritrovano ogni anno nelle Gole del Raganello, attratti dalla conformazione del luogo che permette loro di vivere momenti di pura adrenalina.
L’itinerario è alla portata di tutti e può essere percorso in auto in primavera, estate e autunno.
Consigli culinari :
La cucina Arbëreshë è legata ai rituali religiosi e fa parte delle usanze culinarie calabresi. L’influenza mediterranea è molto marcata nei piatti e la semplicità e l’essenzialità sono i tratti distintivi di questo tipo di cucina.
La cucina Arbëreshë offre ricette assolutamente uniche che meritano di essere conservate. Assolutamente da provare sono i dromësat, delle tazze di farina appositamente pensate per cuocerle direttamente nella salsa di pomodoro. La Shëtridhlat è una ricetta altrettanto affascinante, la cui realizzazione è un compito specificamente femminile. Il vero gioiello della cucina Arbëreshë, tuttavia, sono i dolci tipici preparati con frutta secca e miele.
Da non perdere:
Tappa 1: Papasidero è un antico borgo basiliano, arroccato su uno sperone roccioso del monte Ciagola, che conserva tracce d’uomo risalenti al paleolitico superiore. Il tesoro di questo piccolo borgo medievale è la Grotta del Romito, che rappresenta una delle espressioni più interessanti dell’arte rupestre dell’epoca.
Tappa 2: Morano Calabro è un borgo storico situato in cima ad una collina con un’esplosione di colori sullo sfondo, grazie a cui nel 2003 è stato classificato tra i “più bei borghi d’Italia “. Il magico panorama che caratterizza questo borgo lo fa sembrare, di notte, un presepe luminoso, al centro del quale si trovano le rovine di un castello costruito dai normanni.
Tappa 3: Castrovillari, circondata dagli Appennini calabresi, è un’incantevole cittadina di origine medievale, ricca di arte e cultura. La città deve gran parte della sua fama al magnifico carnevale che si svolge qui dal 1959 e che ha sempre saputo unire maschere e folklore.
Tappa 4: Civita è uno dei borghi più belli d’Italia e rappresenta una delle più antiche comunità Arbëreshë del paese, famosa per i suoi sorprendenti camini dalle forme più strane e per le cosiddette case “parlanti”, così chiamate a causa della forma antropomorfa delle loro facciate. I vecchi quartieri, con le loro case basse, le crepe nei muri e gli anziani seduti sulla soglia, offrono immagini di un passato antico.