Trattato Italia-Francia: il motore europeo ha una marcia in più

I due paesi rinnovano la propria intesa alla vigilia di una fase cruciale per l’Europa segnata da pandemia,  post-Merkel e semestre francese di presidenza del consiglio.

Con l’avvicinarsi delle elezioni per il rinnovo del parlamento tedesco, cresce in Europa l’apprensione per il post-Merkel, quando una delle figure più longeve del panorama politico europeo uscirà di scena. Un delicato passaggio di consegne che avviene proprio quando l’Unione ha più bisogno di ritrovare certezze e stabilità minate dal coronavirus. È in questo contesto che si inserisce il rilancio delle relazioni tra Francia e Italia, quanto mai fondamentale per dare una risposta comune alle sfide della pandemia.

Un grande passo per il rafforzamento dell’intesa transalpina è già avvenuto con la visita di stato del Presidente della Repubblica Italiana a Parigi. L’incontro è stata un’occasione per riaffermare il comune impegno alla conclusione del Trattato del Quirinale, ambizioso progetto volto a migliorare le relazioni tra i due Paesi, attualmente in fase di redazione. Se ne è discusso al convegno “Il Trattato del Quirinale: un asse italo-francese per l’integrazione dell’Europa”, organizzato il 12 luglio da Fondazione Ducci, a cui ha partecipato anche Della Vedova, Sottosegretario agli affari esteri e alla cooperazione internazionale.

Per il Sottosegretario, il trattato rappresenta uno sforzo inedito e complesso di rafforzamento delle relazioni Italo-francesi. Gli ambiti interessati spaziano dalla transizione ecologica e digitale alla salute e alla cultura, con l’obiettivo di creare meccanismi di consultazione reciproca e una tabella di marcia condivisa tra i due paesi. Una maggiore sinergia tra Italia e Francia può creare le condizioni per un più solido progetto europeo, questa l’analisi del Sottosegretario, che ricorda come il rapporto strategico tra i due paesi abbia già giocato un ruolo cruciale nella realizzazione del piano Next Generation EU. L’auspicio di Della Vedova è che questa più stretta cooperazione sia da esempio e da stimolo anche per gli altri partner europei. Lo scopo del trattato non è infatti quello di creare divisioni in seno all’Unione, ma al contrario, di rilanciare il progetto europeo. Rinnovando le proprie intese, Francia e Italia offrono un punto di riferimento stabile ai partner europei, nel momento in cui la Germania si appresta a entrare in una delicata fase di transizione politica.

Il Trattato del Quirinale, speculare al Trattato dell’Eliseo tra Francia e Germania, mira quindi ad allargare il “motore dell’Europa”, tradizionalmente Franco-Tedesco. Il triangolo Berlino-Parigi-Roma offrirà alla Francia e all’Unione intera una più solida base d’appoggio alla vigilia del semestre francese di presidenza del consiglio. Parigi sarà chiamata a coprire un ruolo di grande importanza in una fase cruciale per l’Europa, quella della ripresa, e L’Italia, ha affermato il Sottosegretario, sarà pronta a sostenerla, per permettere ai membri di reagire uniti alle conseguenze della pandemia.

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