L’export italiano in crescita record entro il 2023

Le previsioni per l’export in Italia stimano una crescita continua nel prossimo biennio: nel 2021 si attende un rimbalzo dell’11,3%, rispetto al calo in valore del 9,7% registrato nel 2020, che permetterà un pieno ritorno ai livelli pre-pandemia, con un aumento ulteriore del 5,4% nel 2022 e una crescita del 4,0%, in media, nel biennio successivo.

Andrea Toselli, Presidente e Amministratore Delegato di PwC Italia spiega: “Le ultime previsioni del Governo ci danno segnali positivi sulla crescita del Pil nazionale, stimata intorno al 6% su base annua. Secondo le rilevazioni dell’Ufficio Studi di PwC l’export italiano, che nel 2021 ha già superato i livelli pre-pandemia, entro il 2023 toccherà 532 miliardi di euro, con una crescita del 24% rispetto al 2020Ad incidere positivamente saranno anche i 6,8 miliardi di risorse stanziate dal PNRR ed i fondi complementari a sostegno diretto dell’agroalimentare italiano, che oggi rappresenta oltre 500 mila addetti.
Un segnale importante che conferma come il Food l’Hospitality restino comparti chiave del tessuto produttivo italiano sui quali investire per il benessere del Paese. Come PwC siamo orgogliosi di affiancare il sistema fieristico per il rilancio e l’internazionalizzazione delle eccellenze del nostro Paese in questa importante fase di ripartenza”.

Export agroalimentare:

Il valore dell’export nel mercato agroalimentare è in continua crescita, così come anche il suo peso sul totale dell’export italiano, per il quale è atteso un incremento dell’11% nel 2021 rispetto al 2020. L’agroalimentare è infatti il comparto che ha risentito meno della crisi pandemica, non essendo stato colpito da particolari restrizioni o fermi produttivi (dati Interscambio Settoriale Agroalimentare 2021, Osservatorio Economico Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale).

I trend di ripresa per il settore Food:

A trainare la crescita dell’agroalimentare saranno le esportazioni dei mercati caseario e ittico.

Le previsioni di consumo dell’Ufficio Studi di PwC Italia per il periodo 2021- 2024, formulate sulla base dell’ultima edizione del World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale, segnalano tassi di crescita superiori ai livelli pre-Covid sia per gli scambi mondiali che per le esportazioni italiane nel settore alimentare.
I segmenti che mostrano la ripresa più rapida per il commercio mondiale sono olio (+7,6%) e pesce (+7,1%), mentre a trainare le esportazioni italiane, sono i segmenti del pesce (+9,9%) e dei latticini (+7,9%).

Ma a guidare la ripresa del settore agroalimentare italiano sono anche i cambiamenti di consumo. Nel 2022 si mangerà più italianobiologico e locale. La pandemia ha modificato la relazione dei consumatori con il cibo. Si evidenzia una maggiore attenzione per la salute, la cura per l’ambiente, con una propensione per il cibo italiano, biologico e locale. In crescita anche il Ready to Eat.
Tra i trend emergono quello della sostenibilità e del Click&Collect: l’81% degli italiani considera importanti le indicazioni in etichetta su come riciclare la confezione per valutare la sostenibilità di un prodotto e il 46% degli italiani è disposto a pagare di più per un prodotto alimentare sostenibile.

Nel 2021 il 17% di tutto l’e-commerce sarà di largo consumo. Aumenta del 9% la quota di mercato rispetto al 2019 di chi è disposto a pagare di più per un prodotto alimentare sostenibile. Aumenta del 17% il prezzo medio del carello online rispetto a quello fisico.
Costretti a casa dai lockdown, gli italiani hanno aumentato i loro consumi domestici. La spesa alimentare è aumentata di 6 miliardi di euro in un anno. Tanto, ma non abbastanza per compensare quanto si è perso nei pubblici esercizi sul mercato del Fuori Casa, dove i consumi sono crollati di 31 miliardi di euro (Rapporto annuale ristorazione Fipe 2020).

Servizi di Hospitality:

Nonostante il 97,5% dei ristoratori abbia registrato nel 2020 un calo di fatturato, i dati 2021 segnano +82,7% nel 2° trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
È in forte risalita anche l’export italiano della Ristorazione professionale, che nei primi tre mesi del 2021 registra un aumento del +20,8% a valore rispetto al 1° trimestre 2020, superando anche i livelli pre-Covid con una crescita del +7,5% sullo stesso periodo nel 2019.
Entro il 2024 si prevede un ritorno a ritmi di sviluppo accelerati per gli scambi mondiali. Fra i segmenti più dinamici si evidenziano proprio la Ristorazione professionale e la vendita di Caffè e macchine.
Anche a livello italiano, l’export dei servizi di hospitality sarà guidato dai comparti Caffè e macchine, panificazione pasticceria.

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