Legge di Bilancio 2023: tutte le novità

La legge di bilancio, approvata dal Senato il 29 dicembre 2022, introduce una serie di nuove misure, dalla flat tax potenziata all’aumento del limite al contante, passando per una tregua fiscale, una mini-riforma delle pensioni e la proroga di bonus e interventi a favore di famiglie in difficoltà, imprese e lavoratori con redditi bassi o medio-bassi, per un ammontare complessivo di 35 miliardi di euro, di cui 21 miliardi circa stanziati per interventi contro il caro bollette e l’aumento dell’inflazione.

Projet de loi des finances 2023

Ecco le misure previste che sono entrate in vigore il 1° gennaio 2023.

Sul fronte delle pensioni, la legge di bilancio 2023 dichiara la fine della Legge Fornero e introduce la Quota 103, una forma di pensione anticipata possibile con 62 anni d’età e 41 di contributi. Inoltre, sulla base del bonus Maroni, é prevista una decontribuzione del 10% per i dipendenti che decidono di svolgere attività lavorativa anche se hanno i requisiti per andare in pensione. A questa novità, si aggiunge la rivisitazione di Opzione Donna, ossia la possibilità di anticipare l’uscita dal mondo lavorativo a 58 anni per chi ha due figli o più, a 59 anni con un figlio e a 60 anni negli altri casi. Infine, è anche previsto un innalzamento delle pensioni minime a 600 euro per gli over 75.

Sul caro energia, per le famiglie in condizione di disagio economico, é confermata la proroga bonus sociale luce e gas, nonché l’innalzamento della soglia Isee da 12 000 a 15 000 euro, per consentire a più persone di beneficiarne. Per ristoranti, bar ed esercizi commerciali il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale passa dal 30 al 35%, per le imprese energivore e gasivore sale dal 40 al 45%. In aggiunta, la legge di bilancio 2023 consente una riduzione dell’aliquota IVA del 5% per il teleriscaldamento e del 10% per l’acquisto del pellet.

Il governo si pronuncia anche in materia di reddito di cittadinanza, che rappresenta certamente una delle questioni più dibattute. Infatti, dal 1° gennaio 2023, coloro che potranno beneficiarne sono le persone tra i 18 e i 59 anni abili al lavoro senza disabili, minori e over 60 a carico, che continueranno a ricevere il reddito di cittadinanza nel limite massimo di 7 mesi (al contrario degli attuali 18 rinnovabili). Affinché la misura diventi una reale opportunità per il reinserimento lavorativo, è prevista la partecipazione ad un corso di formazione o di riqualificazione professionale, ma anche la perdita del diritto al reddito nel caso in cui si rifiuti la prima offerta. Dal 1° gennaio 2024 il reddito di cittadinanza sarà abolito e sarà sostituito da une nuova riforma.

La legge di bilancio prevede anche la proroga del bonus prima casa under 36, che consente ai giovani sotto i 36 anni con un Isee inferiore a 40 000 euro di chiedere un mutuo per comprare une nuova casa. Il bonus consiste nell’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale per gli acquisti soggetti a Iva, e nel riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva corrisposta al venditore. Al fine di attenuare l’impatto degli aumenti dei tassi di interesse sui mutui a tasso variabile, la legge ripristina la norma del 2012 che permette di trasformare i mutui da tasso variabile a tasso fisso, di cui può beneficiare chi ha un Isee massimo di 35.000 euro e un tetto massimo del mutuo fino a 200.000 euro per l’acquisto della prima casa.

L’agevolazione Superbonus 110%, introdotta nel Decreto Rilancio, esce totalmente rivoluzionato dall’operazione in due tempi messa in piedi da Governo e Parlamento, con il decreto Aiuti quater e, poi, con la legge di Bilancio. Adesso lo sconto, per chi effettuerà le spese nel 2023, sarà tagliato al 90%. I condomìni non dovranno rispettare paletti particolari, ma solo considerare l’altro taglio programmato a partire dal 2024, quando si passerà al 70%, per poi andare al 65% nel 2025. Le unifamiliari, invece, dovranno rispettare quattro paletti per avere il 90% nel 2023: i lavori dovranno essere stati avviati a partire da gennaio; sarà necessario intervenire sull’abitazione principale; essere proprietari o titolari di un diritto reale sull’immobile e avere un reddito non superiore a 15mila euro in base al nuovo quoziente familiare

Sempre nell’ambito delle agevolazioni, la legge di bilancio ha prorogato il bonus mobili con il quale si può usufruire di una detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici a basso consumo energetico.

Infine, è importante ricordare come restino in vigore il bonus ristrutturazione, detrazione del 50% con una spesa fino a 96 000 euro; l’ecobonus, un valore fino al 65% per i lavori mirati ad aumentare l’efficienza energetica degli edifici; il bonus acqua potabile, fino a 50% per l’acquisto di sistemi di filtraggio volti a migliorare la qualità dell’acqua, fino a 1 000 euro.

Sul fronte degli stipendi, il nuovo governo taglia il cuneo fiscale del 3% per i lavoratori dipendenti con un reddito fino a 25 000 euro e del 2% con un reddito fino a 35 000 euro. A tal proposito, è anche prevista la detassazione (aliquota al 5%) dei premi di produttività fino a 3 000 euro e le agevolazioni alle assunzioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 8mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare per le donne, i giovani under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza.

La legge di bilancio introduce anche un aumento del 50% dell’assegno unico per tutte le famiglie per il primo anno del bambino e per tre anni per le famiglie con tre o più figli con un Isee fino a 40 000 euro. Le famiglie con figli disabili ottengono un aumento del 50%.

Previsto anche il taglio dell’Iva dal 10% al 15% per i prodotti della prima infanzia, pannolini e assorbenti. Il governo italiano interviene anche sul congedo parentale, che introduce un mese di congedo facoltativo, retribuito all’80%, concesso ai genitori per prendersi cura del bambino, e con la carta risparmio spesa destinato a persone con un reddito fino a 15 000 euro.

Inoltre, il governo Meloni ha innalzato il tetto per l’uso del contante fino ad un massimo di 5 000 euro, mentre le modifiche relative all’utilizzo del Pos sono state bocciate dalla Commissione Europea.

Come afferma il comunicato stampa del Consiglio dei ministri, la manovra interviene con una “tregua fiscale per cittadini e imprese che in questi ultimi anni si sono trovati in difficoltà economica anche a causa delle conseguenze del Covid-19 e dell’impennata dei costi energetici”.

A partire dal 31 marzo 2023 è prevista la cancellazione delle cartelle fino al 2015 che hanno un importo inferiore a 1.000 euro e la rateizzazione (fino a 5 anni) dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per coloro che, a causa dell’emergenza Covid, caro bollette e difficoltà economiche, non hanno versato le tasse. Inoltre, è prevista una mini sanzione del 3% sui debiti del biennio 2019-2020. Per le società sportive è previsto che i versamenti sospesi durante l’emergenza sanitaria potranno essere effettuati entro il 29 dicembre 2022 in un’unica soluzione oppure in 60 rate mensili (con scadenza delle prime tre rate entro il 29 dicembre 2022) con una maggiorazione complessiva del 3% che dovrà essere versata in anticipo contestualmente alla prima rata.

Infine, sfumata l’ipotesi di una flat tax per i dipendenti dal 2023, la manovra introduce una flat tax potenziata, per autonomi e partite Iva che attualmente operano nel regime forfettario al 15%, la cui soglia di reddito salirà da 65mila a 85mila euro, e una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40mila euro per lavoratori autonomi e partite Iva, anche quelle che operano nel regime ordinario.

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