La «Strada Balcone», alla scoperta dei capolavori delle Riviere di Liguria

Nel contesto del programma Interreg Alcotra e del progetto Pays Aimables, dall’azione della camera di Commercio Riviere di Liguria, è nata la “Strada Balcone”.
Il Piano Operativo per la Liguria intendeva individuare un percorso in grado di comunicare le bellezze del territorio delle Riviere Liguri, coinvolgendo attori locali tali produttori e ristoratori in grado di testimoniare i valori locali ed esaltarne le sue diversità, con caratteri riconoscibili e valori identitari specifici. La “Strada Balcone”, suddivisa in 4 aree paesaggistiche e composta da 7 punti “balcone”, intende rispondere all’insieme di queste prerogative.

“Strada Balcone”: i 7 punti “Balcone” e le 4 aree paesaggistiche

  7 i punti “balcone”, ovvero dei punti baricentrici nei cui dintorni si possono apprezzare la bellezza, la storia, le colture, le tradizioni ed i cambiamenti del paesaggio, che sono stati individuati al momento della creazione della “Strada Balcone”: Funtanin, Curva del Marzocco, Castellaro, S.Brigida, Monte Acquarone, La Torretta, Diano Castello. Dagli antichi borghi, alle terrazze in pietra sul mare, alla selvaggia macchia mediterranea, si tratta di luoghi in cui si mischiano natura, storia e incanto.  

   La strada è suddivisa in quattro aree paesaggistiche che sono il Tratto costiero tra il confine francese e Ventimiglia, la zona Ventimiglia-Sanremese, l’Oliveto Imperiese, e la Media Valle Arroscia. Ogni area possiede caratteristiche proprie che ne creano il fascino e la diversità. 

  Il tratto costiero tra il confine francese e Ventimiglia è caratterizzato da una costa alta e frastagliata, con vegetazione esotica e mediterranea, e spiaggette suggestive. Sono significativi le caverne preistoriche e il museo dei Balzi Rossi e i giardini Hanbury. La strada litoranea alta raggiunge i nuclei di Grimaldi e Mortola superiore, per arrivare all’importante centro storico arroccato di Ventimiglia. Nell’interno, il borgo recuperato di Torri superiore, offre possibilità di turismo sostenibile. 

  Il paesaggio collinare tra Ventimiglia e Sanremo è caratterizzato da un mosaico di colture ortive e floricole su terrazzamenti, sia nelle serre, sia in pieno campo: ortaggi, fiori, agrumi e frutteti. Nel museo del fiore a Sanremo, nel giardino di villa Ormond, si può conoscere la storia della floricultura e degli ibridatori liguri.  

Tra Val Nervia e Verbone si trovano vigneti di Rossese. Il Vermentino trova nel Sanremese una delle zone più vocate. A Taggia i coltivi confinano con l’oliveto (varietà Taggiasca); qui è stato ricoperto e valorizzato il prezioso Moscatello di Taggia.  

   La zona dell’oliveto Imperiese si contraddistingue da terrazzamenti dell’oliva taggiasca, coltivata in boschetti, nelle valli dietro ad Imperia con numerosi interessanti borghi storici che è possibile raggiungere in vari modi (in macchina, in bici, a piedi, a cavallo) e che offrono panorami notevoli dai crinali. L’ultimo borgo costiero, Cervo, ha un centro storico arroccato, con la bellissima chiesa dei corallini. Infine, i vigneti di Vermentino e Pigato offrono vini interessanti.  

   La media valle Arroscia si contraddistingue da una valle bassa più ampia, nell’albenganese, coltivata a frutteti, oliveti e vigneti e una parte montana, che sale a Pornassio e al Col di Nava, sulle Alpi liguri, verso il Piemonte e la Francia. Sul fondo valle si trova la Strada dell’olio e del vino, mentre una rete di percorsi in sponda sinistra raggiunge i nuclei alti con una peculiare visuale panoramica. 

Il paesaggio intorno al borgo di Vessalico si caratterizza per la coltivazione dell’aglio. 

Photo credits : ©Ciaoatutti / ©Climbfinder

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