Gli investitori stranieri scommettono sulla Francia

La Francia si riconferma una delle destinazioni preferite per quanto riguarda gli investimenti diretti esteri (IDE).

Le cifre sono impressionanti: dal 2018 55 progetti d’investimento si sono concretizzati in Francia per un valore di circa 8 miliardi di euro e con la creazione di 13 300 posti di lavoro . Numeri che hanno portato la Francia a diventare uno dei primi paesi europei per numero di IDE ricevuti. Anche nel 2022 questo trend continueà a crescere, dato che sono se si aggiungono altri 21 progetti per un valore complessivo di circa 4 miliardi e con la promessa di creare nei prossimi anni 10 000 posti di lavori in più . 

Questi numeri sono stati presentati dal Presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, in visita nei giorni scorsi nello stabilimento chimico di proprietà del gruppo tedesco BASF, a Chalampé, nell’Alto-Reno. Macron ha sottolineato come gli IDE sono un’opportunità di sviluppo e di rilancio, dato che possono portare innovazione e unire la transizione energetica alla crescita industriale . Data l’attuale situazione epidemica è stato cancellato l’evento “Scegli Francia”, in occasione del quale Macron era solito invitare a Versailles gli investitori stranieri. Nonostante questo, il governo ha comunque riservato un’attenzione speciale alla questione degli IDE, dato che ben sei ministeri hanno fatto visita ai luoghi dove si stanno realizzando i principali progetti di investimento.   

La visita a Chalampé è stata anche l’occasione per Macron di annunciare un altro importante progetto: circa 850 milioni di euro  sono stati investiti da parte del colosso statunitense Eastman per la creazione di una fabbrica per il riciclaggio della plastica a e porteranno  350 nuovi posti di lavoro . Altri progetti per l’industria sanitaria e quella farmaceutica, come ad esempio  l’investimento di 520 milioni messo in atto dalla Pfizer per un progetto di ricerca contro il Covid-19. Altro progetto rilevante è quello porteto avanti dal gruppo belga X-Fab che a Corbeil-Essones, nel sud di Parigi, ha stanziato 65 milioni per la realizzazione di una fabbrica di semiconduttori, sempre più necessari e richiesti per la fabbricazione delle automobili.  

Franck Riester, ministro del Commercio estero e dell’Attrattività, ha definito un successo le politiche adottate dalla Francia negli ultimi anni, poiché, a suo avviso, la semplificazione amministrativa, gli investimenti sui giovani talenti e sulla ricerca hanno reso il paese più competitivo e apprezzato a livello internazionale. Inoltre, grazie alle sue infrastrutture di alto livello e a una manodopera estremante specializzate, la Francia è in grado di attirare un numero sempre maggiore di investitori stranieri. Quindi, gli IDE possono essere un importante strumento per incrementare la produzione industriale francese, dato che la loro capacità di portare innovazione, tecnologie avanzate e nuove forme di sviluppo.  

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