Genova: fulcro di un poderoso programma pubblico-privato di riqualificazione metropolitana

La città di Genova si trova oggi al centro di un poderoso programma pubblico-privato di riqualificazione metropolitana che è destinato a trasformare le sue infrastrutture viarie e portuali e che ne cambierà la fisionomia e l’estetica.

Genova rappresenta il principale porto italiano, nonché la sesta città italiana per ricchezza e la quinta per qualità dell’ambiente e servizi. Ma la Superba è anche una città dinamica e, grazie al Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), vedrà le proprie risorse finanziarie crescere fino a raggiungere i 7 miliardi, così permettendo il finanziamento di molti progetti.

A descrivere la portata di tale cambio di passo lo stesso sindaco di Genova, Marco Bucci, che nel corso di un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore ha affermato orgogliosamente di aver “ […] iniziato il mandato nel 2017 con una visione di Genova che non includeva più la gestione del declino, ma puntava e punta sulla crescita della città intorno a tre principali vettori di sviluppo economico: porto e logisticaalta tecnologiaturismo”. Un binomio, quello tra il termine cambiamento e la Città di Genova, che, secondo la visione del sindaco Bucci, è portatore di entusiasmo ed energia e dona la possibilità di vedere le cose da una prospettiva differente. Si tratta di parole significative poiché pronunciate da un’amministrazione che ha sempre affrontato il cambiamento in modo propositivo e sempre orientato alla ricostruzione, anche in occasione di eventi tragici, come nel caso del Ponte Morandi e della pandemia.

Il tempo record in cui è stato costruito il Ponte San Giorgio (inaugurato il 3 agosto 2020, nonostante nel frattempo fosse scoppiata la pandemia di Covid) ha innestato la marcia della rinascita, facendo da traino per numerosi lavori infrastrutturali, il cui ammontare complessivo (tra interventi pubblici e privati) è stimato a più di 4,5 miliardi di euro.

Quindi, l’efficienza, l’innovazione e la collaborazione virtuosa tra pubblico e privato dimostrati nella costruzione del Ponte San Giorgio hanno dato il via, ad esempio, alla costruzione del Masterplan “Il Parco del Polcevera e il Cerchio Rosso”, il cui progetto è stato curato anche in questo caso dallo studio dell’Architetto Stefano Boeri. Nominato dall’Unesco uno dei migliori progetti di rinnovo nel 2020 nel mondo, il progetto è uno dei simboli del processo di rigenerazione urbana e sociale di Genova, modello di una nuova concezione urbanistica di ridisegno del paesaggio. Landmark del progetto è il Cerchio Rosso in acciaio che unirà le due sponde del Polcevera: uno spazio percorribile a piedi o in bicicletta, sovrastante un parco di 23 ettari, che con i suoi tremila alberi costituisce un memoriale per le 43 vittime del Ponte Morandi.

Grandi interventi per il riassetto della città sono previsti sul fronte mare, a cominciare dal porto. A tal proposito, l’obiettivo è la costruzione di una nuova diga foranea che garantirà l’accesso in sicurezza alle grandi navi portacontainer e da crociera di ultima generazione. L’ambizioso progetto, che prevede un investimento di circa 1,3 miliardi di euro, consentirà a Genova di mantenere una posizione dominante nel panorama portuale nazionale e di consolidare il proprio ruolo nello scenario mediterraneo ed europeo. Un legame essenziale, quello tra porto e città, che crea una profonda sinergia volta all’efficienza e al rispetto dell’ambiente.

A cavalcare l’onda di questa sinergia è il progetto del Waterfront di Levante, ideato e donato alla città dall’architetto Renzo Piano, che sta cambiando il volto dell’ex Fiera di Genova. Infatti, entro il 2023 restituirà un nuovo affaccio marittimo alla città creando un quartiere vivo, rigenerato e fruibile per tutti i cittadini, connesso al tessuto urbano da percorsi pedonali e ciclabili. Su quest’Area di 100.000 metri quadrati nascerà una vera e propria “città del mare” che connetterà Genova al suo confine naturale; all’interno ci saranno un distretto della nautica, un palasport rinnovato, un parco urbano e una zona residenziale con servizi, attività ricettive e commerciali e uno studentato.

Sempre nell’ambito della riqualificazione del Waterfront cittadino, si inserisce il progetto del Tunnel subportuale, che attraversa il bacino del Porto Antico e si pone come l’alternativa all’esistente Sopraelevata. Obiettivo: migliorare il sistema dei collegamenti con l’area portuale e realizzare una connessione diretta tra il Ponente ed il Levante della città.

Altro importante intervento privato su aree del fronte mare è la ristrutturazione dell’ex silos granario Hennebique (testimonianza pionieristica della presenza dell’Art Deco’ in città), ad opera del gruppo Vitali. Gli obiettivi dell’intervento sono la valorizzazione delle peculiarità del contesto ampliando il ventaglio di servizi dedicati al settore crocieristico e turistico, la realizzazione di una Student Housing per incrementare la sinergia con il polo universitario e l’aumento di punti vendita al dettaglio, strutture ricreative e sportive.

La Genova del futuro è una città in cui la mobilità di persone e merci è veloce, sicura e sostenibile. In questa direzione si muove anche il PUMS, Piano Urbano di Mobilità Sostenibile, grazie al quale Genova diventerà una città dove ci si muoverà facilmente, collegando infrastrutture, aeroporto, porto, centro, valli e periferie. Gli investimenti riguarderanno: l’acquisto di 145 mezzi elettrici a emissioni zero (compresi quelli per la nettezza urbana), parcheggi di interscambio e multi-modalità, un People Mover automatizzato su rotaia, lo Skytram (linea metropolitana sopraelevata), l’ampliamento della linea metropolitana e l’incremento di piste ciclabili. Sempre in tema mobilità urbana è prevista l’istituzione di una cabinovia di collegamento tra la stazione marittima di Genova e il forte Begato, sulle alture di Genova. La nuova funivia offrirà ai suoi passeggeri un panorama unico e conferirà all’impianto una forte attrattività turistica poiché costituirà il collegamento in modo diretto della città al sistema dei Forti genovesi.

Uno dei principali obiettivi del Piano è quello di avere un trasporto pubblico locale completamente elettrificato entro il 2025. E se 36 milioni (interamente finanziati da risparmi su canoni storici) saranno dedicati all’illuminazione pubblica a led, altri 137 milioni del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili saranno impegnati su 19 progetti di rigenerazione urbana del centro storico, mentre altri 15 milioni saranno utilizzati per la riqualificazione del quartiere di Prà.

Inoltre, per il Sindaco un punto fermo per lo sviluppo di Genova rimane quello relativo alla digitalizzazione. Genova è la prima città italiana per infrastrutture digitali e conta almeno 100 aziende attive nel campo dell’high tech. Per questa ragione, grazie al supporto di grandi operatori privati, due cavi sottomarini arriveranno direttamente in città, facendo di Genova il nuovo gateway digitale d’Europa e del Mediterraneo, ma soprattutto un nodo strategico nella mappa globale dei cavi sottomarini. Blue Med di Telecom Italia Sparkle collegherà Medio Oriente, Africa, Asia e gli hub continentali europei con una capacità di 240 Tbps, mentre il cavo Africa 1 di Equinix e Vodafone connetterà il continente africano con il resto del mondo con una capacità di 180 Tbps. Grazie a quet’opera, Genova sarà la via preferenziale di accesso digitale per nuovi cavi sottomarini e offrorà alle imprese un vantaggio competitivo per la creazione di posti di lavoro qualificato e di una società digitale inclusiva per tutti.

Ma non finisce qui. Proprio sul progetto dei cavi si innesta anche la creazione di un data center per cloud nazionale, fortemente voluto dal Sindaco Bucci.

Per avere maggiori informazioni riguardo a iniziative, progetti di sviluppo economico, opportunità di investimenti industriali, commerciali o start-up innovative, la Camera di Commercio Italiana a Nizza vi consiglia di visitare www.genovameravigliosa.comsito del Comune di Genova per valorizzare gli asset dell’economia cittadina, presentare le sue potenzialità socioeconomiche e mettere in mostra le opportunità nei diversi ambiti di investimento: tecnologia, innovazione e real estate.

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