Cuneo-Nizza, gli ottanta chilometri più lunghi di sempre !

Oggi lunedì 3 maggio, sono ripartite le corse ferroviarie tra il capoluogo della Provincia Granda e la Costa Azzurra. Una buona notizia, ma solo a metà. I gravi danni alla Rue Départementale 6204 causati dalla Tempesta Alex lo scorso ottobre restano ingenti e nessuna ipotesi di riapertura del tratto stradale tra Italia e Francia è oggi presa in considerazione.

Il silenzio assordante delle Istituzioni, a tutti i livelli, non è di conforto, e cancella le speranze anche dei più ottimisti. All’uscita dal travagliato tunnel di Tenda rimane quindi oggi un baratro, geologico ed un precipizio d’incertezza su cui dovranno necessariamente discutere i rappresentanti dei due stati alla Prossima Conferenza Intergovernativa del 5 maggio.

Pertanto, il treno resta l’unica vera alternativa per i cittadini francesi ed italiani che intendano raggiungere le vicine regioni di frontiera. Una soluzione che parla la lingua della sostenibilità, in contrapposizione con gli spostamenti ad emissione, ma che si fonda anche sul legame storico e culturale che lega Nizza alla Provincia di Cuneo. Come se non bastasse, proprio la Ferrovia Cuneo-Nizza, grazie ad una straordinaria mobilitazione di massa, si è anche aggiudicata il prestigioso riconoscimento del Fai, in qualità di Luogo del cuore 2020. Tutte ragioni più che lodevoli per poter accendere i riflettori su quella che potrebbe rappresentare un esempio di mobilità del nuovo millennio : attrazione turistica, collegamento alternativo e storica soluzione agli irrisolti problemi della viabilità stradale.

E invece ? Invece nulla. Mentre all’indomani delle riaperture tra Regioni italiane, si contano gli incidenti ed i chilometri di coda negli ingorghi del fine settimana (A6 To-Sv, Colle di Nava), la riattivazione della tratta ferroviaria resta solo uno sbiadito titolo di giornale. Proprio così, perché a ben vedere, nonostante i proclami e gli annunci della politica, fermo restando che la diramazione Cuneo-Breil-Ventimiglia resta chiusa, le corse tra Nizza e Cuneo restano solo due al giorno. Altroché potenziamento della linea, altroché dialogo e coordinamento tra i due Stati e tra le compagnie ferroviarie. Nulla di tutto ciò. Due treni in partenza da Cuneo (7.50 e 14.41) in entrambi i casi con più di 45 minuti di attesa di coincidenza a Breil sur Roya. Da Nizza in partenza giornaliera sempre due treni alle 9.15 e alle 17.20, sempre con una coincidenza di almeno mezzora. Solo ottanta chilometri in linea d’aria separano queste due città gemellate, che contano ogni anno su un importante scambio di flussi turistici. Oggi però per ricongiungersi in auto ci vogliono almeno 250 chilometri o più di 4 ore di treno. Per non parlare degli scambi commerciali tra la Région PACA e Provincia Granda, che rischiano di affievolirsi, se non addirittura azzerarsi se non si prendono provvedimenti immediati. « La Camera di Commercio Italiana di Nizza, che da sempre favorisce le relazioni internazionali tra i due Stati, si mette oggi a completa disposizione per semplificare e incentivare il dialogo tra Italia e Francia. Ci vuole uno sforzo da parte di tutti e la volontà vera a lavorare e collaborare insieme. » Spiega la Presidente della Camera Patrizia Dalmasso, che aggiunge « Lanciamo un appello alla politica, che venga risolto concretamente e celermente il problema dei collegamenti con la Francia. Basta appelli, servono azioni immediate » conclude.

Torna in alto